giovedì 9 luglio 2009



LA CONSOLLE

Step 3: il mixer

Abbiamo parlato degli "strumenti" attraverso i quali i brani, oppure il "sound", per utilizzare un'espressione molto cara a noi dj, viene riprodotto. Ma non abbiamo ancora citato uno strumento indispensabile per fare sì che il suono venga incanalato e possa essere reso ascoltabile attraverso l'ausilio successivo di monitor e diffusori acustiti comunemente chiamati casse, di cui parlerò, ovviamente, nei post successivi.


Stiamo parlando del mixer che, come già accennato poc'anzi, è utile per mixare i suoni audio e smistarli su vari canali.
I mixer si differenziano gli uni dagli altri per diverse caratteristiche: le più importanti di queste sono senza dubbio la sensibilità dei controlli e il numero dei canali.
E' ovvio che i mixer da regia hanno un numero molto più alto di canali rispetto ad un mixer per dj!Questi, infatti, generalmente non superano mai gli 8 canali, dato il minor numero di periferiche che devono essere ad esso collegate.



Cosa possiamo collegare ad un mixer?
Semplice: microfoni, lettori CD, piatti, ma anche amplificatori e strumenti musicali (soprattutto nel caso dei mixer da studio o da regia, che arrivano anche a 64 canali). Anche il tipo di cavi utilizzati può cambiare da una periferica all'altra: il cannon (a bassa impedenza) viene utilizzato solitamente per i microfoni, il jack (ad alta impedenza) è tipico degli amplificatori o delle tastiere, i cavi RCA sono quelli dei piatti o dei CDJ.


Come sempre, non posso lasciarvi senza avervi fornito alcuni esempi di mixer ed alcuni consigli per gli acquisti.


I marchi leader nel settore, per quel che riguarda i mixer per dj, sono tantissimi: Ecler, Vestax, Behringer, Gemini, Stanton e così via.


Ad ogni modo, a mio parere, sono 2 quelli che spazzano via ogni tipo di concorrenza: Pioneer ed Allen & Heath.


DJM 400: questo è il nome del mio mixer che utilizzo ancora oggi durante le mie serate. Un modello solido ed indistruttibile; del resto, Pioneer vuol dire garanzia in questo settore! 2 canali + 2 ingressi microfono, effetti beat digitali e possibilità di registrare brevi campioni in loop! Il minimo rispetto ad altri modelli più sofisticati, ma anche l'indispensabile per chi suona in piccoli locali ed ha bisogno di uno strumento affidabile e sicuro.



Pioneer offre anche il famigerato DJM 600, 4 canali così come il DJM 800, il quale però è dotato di una funzione rivoluzionaria: il riconoscimento digitale dei
canali!!!



Ma passiamo ad Allen & Heath: questo marchio specializzato esclusivamente nelle produzioni di mixers e solitamente orientato a chi occupa consolle di un certo rilievo, ma nonostante ciò sforna anche modelli "piccoli" come l'X-One 22. La serie X-One è passata alla storia ormai: non mi dilungo molto sull'enorme gamma di modelli, ma cito solamente i 2 cavalli di razza della serie: l'X-One-62 e l' X-One 92. Il primo, stupendo mixer 6 canali, votato come miglior "club installation mixer" per 3 anni consecutivi, il secondo, 4 canali più 2 ingressi microfono, affidabile come pochi elementi nel settore.


In sintesi, il mio consiglio è basato sulla
"caratura" del dj: se siete ragazzi che hanno voglia di iniziare e hanno pochi piccioli da parte, potete optare anche per una marca di un livello leggermente inferiore, come la Behringer o la Vestax, che offrono modelli "tranquilli", come il DJX 700 Behringer, che non è niente male e si trova a prezzi accessibili.
Se siete dei TOP DJ'S, allora non potete far altro che optare per un Pioneer o un Allen & Heath, tenendo sempre presente le esigenze vostre e delle consolle che vi ospiteranno!!





2 commenti:

  1. Pessoal assite meu webshow! www.oicarly.webnode.com

    Ta muito legal...tem toda sexta...mas ja tem alguns videos lá;

    Assistam!

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  2. bella la descrizione...accurata e dettagliata del MIXER !!!! :-)


    http://www.simoblog87.blogspot.com

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